Betaferon subst sèche cum solvens ser pré 15 pce

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Questo prodotto è elencato nella lista delle specialità (LS) ed è rimborsato – con riserva dalla franchigia e dalla quota a carico dell'assicurato - dalla compagnia di assicurazione sanitaria, a condizione che sia disponibile una prescrizione medica.

Informazione destinata ai pazienti

Informazione destinata ai pazienti approvata da Swissmedic

Betaferon®

Bayer (Schweiz) AG

Che cos'è Betaferon e quando si usa?

La sclerosi multipla (SM) è una malattia del sistema nervoso centrale (SNC) (vale a dire, dell'encefalo e del midollo spinale), le cui cause precise sono sconosciute. Si presume che un importante ruolo nel determinare il danno a carico del SNC venga svolto da una reazione abnorme del sistema immunitario. L'interferone beta-1b ADNr (=interferone ricombinante) il principio attivo di Betaferon, influisce sulla reazione del sistema immunitario. Gli interferoni fanno parte delle citochine, proteine presenti naturalmente nell'organismo.

Betaferon è destinato al trattamento di pazienti che per la prima volta hanno manifestato segni di sclerosi multipla tali da indicare un elevato rischio di comparsa della sclerosi multipla. Prima di iniziare il trattamento, il medico deve escludere tutte le altre possibili cause dei sintomi riferiti dal paziente.

Betaferon viene impiegato

  • in pazienti in grado di camminare, affette da sclerosi multipla (SM) a decorso recidivante-remittente, allo scopo di ridurre il tasso di recidive. Questa forma clinica della SM conduce alla comparsa ripetuta di disturbi funzionali neurologici, con successiva regressione completa o parziale della sintomatologia.
  • in pazienti con sclerosi multipla cronica progressiva secondaria che si trovano in uno stadio di malattia attivo, ovvero che hanno recidive cliniche.
    L'efficacia nella SM cronica secondaria progressiva è stata dimostrata in pazienti che non erano mai stati trattati con interferone. Non è noto se anche i pazienti che hanno ricevuto in precedenza un trattamento con interferone possano trarre beneficio da un secondo trattamento.

Betaferon dev'essere usato soltanto su prescrizione medica.

Quando non si può usare Betaferon?

Betaferon non deve essere usato nei pazienti con ipersensibilità nota verso l'interferone beta naturale o ricombinante o verso l'albumina umana (sostanza ausiliaria di Betaferon).

Betaferon non può essere somministrato in pazienti con grave depressione e/o con idee suicidarie.

Betaferon non può essere somministrato in pazienti con una riduzione grave della funzione epatica.

Quando è richiesta prudenza nell'uso di Betaferon?

Questo medicamento può ridurre la capacità di reazione, la capacità di condurre un veicolo e la capacità di utilizzare attrezzi o macchine!

Sistema nervoso

Alcuni pazienti riferivano depressioni e pensieri suicidi. Se lei dovesse notare sintomi di questo genere, consulti immediatamente il suo medico.

Informi il suo medico se soffre di epilessia, poiché in questi casi, Betaferon va somministrato con prudenza.

Cuore

Informi il suo medico se soffre di una malattia cardiaca, poiché in questi casi, Betaferon va somministrato con prudenza.

All'inizio del trattamento con Betaferon possono manifestarsi dei sintomi simili a quelli influenzali, che potrebbero recarle dei disturbi in caso Lei soffre di malattie cardiache.

Analisi di laboratorio

Se lei è affetto da una ridotta funzione del midollo osseo (mielosoppressione), l'uso di Betaferon richiede prudenza. Se il medico riscontra un ridotto numero di determinati globuli bianchi (neutropenia) si deve prestare particolare attenzione alla comparsa di febbre o di infezioni e in questo caso informare il suo medico. Pertanto, esami del sangue sono da fare prima di iniziare il trattamento, e ad intervalli regolari durante il trattamento con Betaferon.

Fegato

Betaferon può causare un aumento dei valori funzionali epatici, nella maggior parte dei casi leggeri e transitori. Come per gli altri tipi di Interferone, lesioni epatiche gravi, inclusi i casi di insufficienza epatica, sono stati riportati raramente nei pazienti che assumono Betaferon. Se si nota nel sangue un rialzo dei valori di alcuni enzimi del fegato (cosiddetti transaminasi) il suo medico procederà ad un monitoraggio accurato per le lesioni epatiche. Sintomi che possono indicare alterazioni epatiche sono: mancanza d'appetito, nausea, vomiti ripetuti, prurito diffuso, colorazione giallognola della pelle o della sclera dell'occhio e apparizione multipla di ematomi. Informi il suo medico se nota questi sintomi e anche se fa uso di altri medicamenti o sostanze.

Reni

Durante il trattamento con Betaferon possono sorgere problemi ai reni, tra cui la formazione di cicatrici (glomerulosclerosi), che possono limitarne la funzionalità. Il suo medico potrà sottoporla a dei controlli per monitorare la funzione renale.

Sangue

Durante il trattamento possono svilupparsi coaguli di sangue nei vasi sanguinei piccoli, che potrebbero incidere sulla funzione renale. Questo potrebbe manifestarsi anche molte settimane o addirittura diversi anni dopo l'inizio della terapia con Betaferon. Il medico curante controllerà la pressione sanguinea, il sangue (numero di piastrine) e la funzione renale.

Informi il medico se nota pallore, una pigmentazione gialla della pelle o urine di colore scuro; tali sintomi possono essere accompagnati da un'insolita sensazione di capogiro, stanchezza e affanno e possono essere segno di una diminuzione dei globuli rossi. Tale condizione può presentarsi da diverse settimane a diversi anni dopo l'inizio del trattamento con Betaferon. Informi il medico anche in merito a ogni altro medicamento assunto.

Disturbi generali e reazioni locali

Possono comparire intense reazioni di ipersensibilità. Nel caso di gravi reazioni, il suo medico le farà interrompere il trattamento con Betaferon e metterà in atto adeguate misure terapeutiche. Nel caso di altri effetti collaterali, di gravità da moderata a severa, può rendersi necessario un cambiamento del dosaggio di Betaferon o persino una sospensione completa del preparato.

Nei pazienti in trattamento con Betaferon sono state osservate infezioni, lesioni cutanee e necrosi cutanee localmente circoscritte in corrispondenza delle sedi dell'iniezione (cfr. anche «Quali effetti collaterali può avere Betaferon?»). Tipicamente le necrosi compaiono nei primi quattro mesi della terapia, in rari casi anche più tardivamente. Queste lesioni possono essere estese e raggiungere il tessuto dei fasci muscolari o il tessuto adiposo. Occasionalmente si rende necessaria l'asportazione del tessuto necrotico e più raramente un trapianto di cute. La guarigione delle lesioni può richiedere fino a 6 mesi e associarsi alla formazione di cicatrici.

Se lei presenta lesioni multiple, è opportuno interrompere il trattamento con Betaferon fino alla loro guarigione. I pazienti con lesioni singole possono proseguire il trattamento con Betaferon, a condizione che la necrosi non sia troppo estesa, infatti in alcuni pazienti si è verificata una guarigione delle necrosi durante il trattamento con Betaferon.

Per ridurre al minimo il rischio della comparsa di infezioni e necrosi nella sede di iniezione, lei dovrebbe:

  • servirsi di una tecnica d'iniezione asettica (senza germi)
  • scegliere una nuova sede d'iniezione ad ogni somministrazione

Le reazioni nella sede dell'iniezione possono essere ridotte utilizzando un autoiniettore.

Pertanto, segua attentamente le istruzioni per l'autoiniezione.

Il suo medico dovrebbe, a intervalli regolari, verificare la sua tecnica d'iniezione, in particolare se dovessero comparire delle reazioni nelle sedi delle iniezioni.

Disturbi gastrointestinali

Se è a conoscenza, che ha già avuto un rialzo dei valori nel sangue di determinati lipidi (trigliceridi) o se ha già sofferto di un'infiammazione del pancreas (pancreatite) informi il proprio medico. Con l'uso di Betaferon sono stati osservati casi di pancreatite spesso associata a ipertrigliceridemia.

Interazioni

L'effetto della somministrazione a giorni alterni di 8 milioni di UI di Betaferon sul metabolismo di altri farmaci in pazienti con sclerosi multipla non è noto.

La capacità di condurre un veicolo e la capacità di utilizzare attrezzi o macchine può essere ridotta dall'effetto della malattia stessa o del suo trattamento. Se è interessato da ciò, ne parli con il suo medico.

Sodio

Questo medicamento contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per ml, cioè è essenzialmente «senza sodio».

Informi il suo medico o il suo farmacista nel caso in cui

  • soffra di altre malattie
  • soffra di allergie o
  • assuma o applichi esternamente altri medicamenti (anche se acquistati di sua iniziativa) o li applica esternamente.

Si può usare Betaferon durante la gravidanza o l'allattamento?

Se lei è incinta o sta allattando, o se presume di essere incinta o sta pianificando una gravidanza, si consulti il suo medico prima di iniziare o continuare il trattamento con Betaferon.

Come usare Betaferon?

Non modifichi di propria iniziativa la posologia prescritta. Se ritiene che l'azione del medicamento sia troppo debole o troppo forte ne parli al suo medico o al suo farmacista.

Prima dell'uso, la soluzione iniettabile di Betaferon deve essere ricostituita a partire da un flacone contenente il Betaferon sotto forma di polvere e dagli 1,2 ml del solvente nella siringa pronta all'uso. Della soluzione ricostituita di Betaferon, 1,0 ml, che corrisponde a 8 milioni di UI (250 microgrammi), viene iniettato ogni due giorni per via sottocutanea (sotto la pelle). In linea generale, si deve iniziare il trattamento a una dose più bassa, pari a 0,25 ml (62,5 microgrammi), per poi aumentarla lentamente a 1,0 ml (250 microgrammi). La velocità di incremento della dose dipende dalla tollerabilità individuale di Betaferon. Il suo medico la deciderà insieme a lei.

L'iniezione può essere eseguita dal suo medico o dal personale infermieristico o anche da lei stesso, dopo che le è stata mostrata accuratamente la tecnica d'iniezione e dopo che lei si sia esercitato adeguatamente. Alla fine di questa informazione destinata ai pazienti si trovano le istruzioni per l'autoiniezione, nelle quali viene anche descritto come ricostituire la soluzione iniettabile di Betaferon.

Bambini e adolescenti

Non sono stati condotti studi clinici randomizzati su bambini e adolescenti di età tra i 12 e i 18 anni. I dati esistenti provenienti da studi osservazionali indicano che la sicurezza in questo gruppo d'età e paragonabile a quella negli adulti. Nei bambini sotto i 12 anni Betaferon non deve essere somministrato in quanto i dati disponibili sono insufficienti.

Quali effetti collaterali può avere Betaferon?

Dopo l'iniezione di Betaferon, frequentemente si è verificata una reazione nella sede dell'iniezione, compresi arrossamento, tumefazione, colorazione abnorme, infiammazione, infezione, dolore, ipersensibilità, necrosi (morte del tessuto circostante) e reazioni aspecifiche (cfr. anche «Quando è richiesta prudenza nell'uso di Betaferon?»). Generalmente queste reazioni locali diminuiscono con la prosecuzione del trattamento.

Spesso sono stati osservati sintomi similinfluenzali (febbre, brividi, dolori muscolari, mal di testa, malessere generale e sudorazione profusa). Con il passare del tempo l'incidenza dei sintomi diminuisce.

Inoltre con l'uso di Betaferon sono stati osservati i seguenti effetti collaterali.

Molto comune (riguarda più di 1 utilizzatore su 10)

Variazione dei globuli bianchi, mal di testa, disturbi nella coordinazione dell'apparato motorio, insonnia, dolori all'addome, eruzione cutanea, dolori muscolari, contratture muscolari, urgenza di minzione, sintomi simil-influenzali, brividi, febbre, reazioni nella sede d'iniezione (comprende tutti gli eventi indesiderati che compaiono nella sede di iniezione (tranne danni ai tessuti in sede di iniezione), ad es. gonfiore, sanguinamento, reazione da ipersensibilità, infezione, infiammazione e dolore in sede di iniezione); edemi a braccia, gambe o viso; mancanza/perdita di forza, aumento di un particolare enzima del fegato (ALAT).

Comune (riguarda da 1 a 10 utilizzatori su 100)

Gonfiore delle ghiandole linfatiche, ipertonia, fiato corto, impotenza, perdite ematiche, con comparsa aciclica al di fuori del ciclo mestruale, necrosi locali e limitate del tessuto, dolori al petto, malessere, aumento di un particolare enzima del fegato (ASAT).

Effetti collaterali osservati dopo la commercializzazione e per i quali non è possibile fornire indicazioni sulla frequenza

Gravi reazioni d'ipersensibilità (si metta immediatamente in contatto con il suo medico se avverte prurito su tutto il corpo, gonfiore del viso e / o della lingua o improvvisa mancanza di respiro), disturbi alla tiroide (ipo- o ipertiroidismo), grave perdita dell'appetito (con conseguente perdita di peso), aumento del peso corporeo, perdita del peso corporeo, depressione, confusione mentale, ansia, sbalzi d'umore, tentato suicidio, attacco epilettico e vertigini, battito accelerato e palpitazioni, malattia del muscolo cardiaco, anemia, dilatazione dei vasi sanguigni (vasodilatazione) e coaguli di sangue nei vasi sanguigni piccoli (ivi comprese porpora trombotica trombocitopenica o sindrome emolitica uremica), riduzione dei globuli rossi (anemia emolitica), broncospasmi, nausea, vomito, infiammazione del pancreas (pancreatite) e diarrea, epatite e insufficienza epatica, macchie gonfie e solitamente pruriginose sulla pelle o sulle mucose (orticaria), prurito, perdita dei capelli e di alterazione del colore della pelle, dolori alle articolazioni e lupus eritematoso (una malattia autoimmune; i possibili sintomi sono, ad esempio, eruzione cutanea, arrossamento del viso, dolori alle articolazioni, febbre e debolezza), problemi ai reni, tra cui la formazione di cicatrici (glomerulosclerosi), che possono limitare la funzione renale, disturbi mestruali e di forti perdite di sangue dall'utero (menorragia), sudorazione, riduzione del numero delle piastrine (che aiutano il sangue a coagulare), riduzione del numero di globuli bianchi (leucociti), problemi a carico dei vasi minori (sindrome da alterata permeabilità capillare), aumento di un pigmento giallo rossiccio (bilirubina) prodotto dal fegato, aumento di un particolare enzima del fegato (gamma-GT), aumento di un tipo particolare di grassi del sangue (trigliceridi).

Ipertensione arteriosa polmonare: grave restringimento dei vasi sanguigni nei polmoni, che provoca un aumento eccessivo della pressione nei vasi che trasportano il sangue dal cuore ai polmoni.  L'ipertensione arteriosa polmonare è stata osservata in vari momenti durante il trattamento, anche diversi anni dopo l'inizio del trattamento con Betaferon.

Se osserva effetti collaterali, si rivolga al suo medico o al farmacista, soprattutto se si tratta di effetti collaterali non descritti in questo foglietto illustrativo.

Di che altro occorre tener conto?

Non conservare a temperature superiori a 25 °C. Non congelare.

Qualora dopo la ricostituzione della soluzione iniettabile non procede subito all'iniezione, potrà conservare la soluzione iniettabile fino a 3 ore nel frigorifero (2-8 °C, ma non nel congelatore, né nello scompartimento congelatore del frigorifero).

Per la ricostituzione della soluzione dev'essere utilizzato soltanto il solvente in dotazione alla confezione.

Conservare fuori dalla portata dei bambini.

Il medicamento non dev'essere utilizzato oltre la data indicata con «EXP» sul contenitore.

Il medico o il farmacista, che sono in possesso di un'informazione professionale dettagliata, possono darle ulteriori informazioni.

Cosa contiene Betaferon?

Principi attivi

Un flacone con tappo perforabile con Betaferon in polvere contiene 9,6 milioni di UI (300 microgrammi) di interferone beta-1b ADNr.

Un ml della soluzione iniettabile ricostituita contiene 8 milioni di UI (250 microgrammi) di interferone beta-1b ADNr.

Sostanze ausiliarie

Polvere: albumina umana, mannitolo, sodio idrossido (per la regolazione del pH), acido cloridrico (per la regolazione del pH).

Solvente nella siringa pronta all'uso (soluzione di cloruro di sodio 5,4 mg/ml (0,54% p/v): cloruro di sodio, acqua per preparazioni iniettabili.

Numero dell'omologazione

53225 (Swissmedic).

Dove è ottenibile Betaferon? Quali confezioni sono disponibili?

In farmacia, dietro presentazione della prescrizione medica.

Sono disponibili contenitori con 15 confezioni di dosi singole. Ogni confezione di dose singola contiene un flacone con tappo perforabile con Betaferon in polvere, una siringa pronta all'uso con 1,2 ml di soluzione di cloruro di sodio (0,54% p/v) e 2 tamponi imbevuti d'alcool.

Titolare dell'omologazione

Bayer (Schweiz) AG, Zurigo.

Questo foglietto illustrativo è stato controllato l'ultima volta nel maggio 2024 dall'autorità competente in materia di medicamenti (Swissmedic).

Istruzioni per l'autoiniezione

Le istruzioni seguenti hanno lo scopo di informarla in modo esauriente sulla ricostituzione della soluzione iniettabile e su come può autosomministrarsi l‘iniezione.

Legga attentamente le istruzioni e le segua punto per punto.

Il suo medico curante o il personale infermieristico la guiderà e l‘aiuterà ad imparare la tecnica dell‘autoiniezione.

Richieda assolutamente il loro aiuto finché non sarà diventato completamente sicuro nella ricostituzione della soluzione iniettabile e finché non sarà padrone delle singole manovre per autosomministrarsi l‘iniezione.

Scelta di una sede per l‘iniezione

Betaferon va iniettato nello strato adiposo tra la pelle e la muscolatura (vale a dire, per via sottocutanea, all‘incirca 8-12 mm sotto la pelle). Le più adatte sono le zone soffici e morbide che non si trovano in vicinanza di articolazioni o nervi.

Avvertenza: non scelga una sede in cui riscontra tumefazioni, noduli, depressioni (cavità), dolori, colorazioni abnormi, cicatrizzazioni della pelle o ferite aperte della pelle. Se constata la presenza di zone di questo genere, ne parli con il suo medico.

Scelga una sede in cui intende applicare l‘iniezione; deve esserle possibile tenere la siringa come fosse una penna. Scelga per ogni giorno in cui esegue un'iniezione una nuova zona in cui applicarla (cfr. «cambio dei siti d‘iniezione»). Le sedi per l‘iniezione vanno scelte tra le seguenti aree cutanee:

  • Braccia (Lato posteriore delle braccia)
  • Addome (a distanza di 5 cm dall’ombelico e al di fuori della linea della cintura)
  • Natiche
  • Cosce (anteriormente e sui lati, ma non nella zona del ginocchio o dell‘inguine)

Se incontrasse delle difficoltà a raggiungere l'una o l‘altra sede, chieda aiuto alle persone che la assistono oppure a una persona esperta nella somministrazione di iniezioni.

Ricostituzione della soluzione iniettabile

Prepari tutto prima di iniziare con la ricostituzione della soluzione iniettabile. Le occorrono:

  • la siringa pronta all'uso con il solvente (cloruro di sodio allo 0,54% p/v). Si accerti che la siringa contenente il solvente sia ben chiusa!
  • il flacone con tappo perforabile contenente Betaferon in polvere
  • l‘adattatore con l‘ago per il flacone con tappo perforabile
  • i tamponi imbevuti d’alcool
  • contenitore per i rifiuti (per l‘ago usato e la siringa)

Non usi mai due volte le siringhe o gli aghi!

1. Si lavi accuratamente le mani con acqua e sapone.

2. Apra il flacone con tappo perforabile contenente Betaferon e lo posizioni sul tavolo. Per eseguire l‘apertura, non usi le unghie che potrebbero spezzarsi, bensì il pollice.

3. Con il tampone imbevuto d‘alcool, deterga la superficie del tappo di gomma, strofinando soltanto in una direzione.

Avvertenza: lasci il tampone imbevuto d‘alcool sul tappo di gomma del flacone finché il contenuto non verrà usato.

4. Apra la confezione blister contenente l‘adattatore per il flacone perforabile. Non estragga l‘adattatore per il flacone perforabile dalla sua confezione blister. Abbia cura di non toccare l‘adattatore per il flacone perforabile: è importante che esso rimanga sterile.

Per sciogliere la polvere contenuta nel flaconcino di Betaferon, utilizzi soltanto il solvente in dotazione alla confezione del medicamento!

5. Tolga il tampone imbevuto d‘alcool dal flacone con tappo perforabile contenente Betaferon. Posizioni la confezione blister contenente l‘adattatore sul flacone con tappo perforabile. Con pollice e indice o con il palmo della mano prema in basso l‘adattatore, finché non si avverta lo scatto dell‘inserimento e l'adattatore non risulti ben fissato.

Avvertenza: abbia cura di non toccare il tappo di gomma del flacone dell‘iniezione con le mani. Se dovesse toccarlo, dovrà essere di nuovo deterso con un tampone imbevuto d‘alcool nuovo e pulito.

6. Posizioni il flacone perforabile su una superficie liscia, mentre applica l‘adattatore.

7. Rimuova la confezione blister dall‘adattatore, tenendo la confezione per i margini. Adesso può applicare la siringa pronta con il solvente sull‘adattatore.

8. Adesso prenda in mano la siringa. Rimuova il tappo di colore arancione, girando e tirando contemporaneamente. Elimini il tappo.

9. Applichi la siringa sull‘apertura laterale dell‘adattatore. A questo scopo inserisca l‘estremità della siringa e la fissi girando e premendo (veda freccia) contemporaneamente: adesso il sistema siringa è completo.

10. Tenga il sistema siringa in corrispondenza del fondo del flacone con tappo perforabile; molto lentamente prema il pistone completamente fino in fondo, per travasare tutto il solvente nel flacone perforabile. Allenti il pistone che adesso può ritornare nella sua posizione originale.

11. Muova cautamente il flacone perforabile compreso il sistema siringa ancora ad esso inserito in modo da sciogliere completamente la polvere asciutta di Betaferon. Non agiti il flacone perforabile.

12. Osservi accuratamente la soluzione: deve presentarsi limpida e non contenere particelle di alcun genere. Se la soluzione presenta particelle o alterazioni di colore, la elimini e ripeta il procedimento con una nuova monodose. Anche se constata la formazione di schiuma che può verificarsi quando il flacone perforabile viene agitato o mosso troppo energicamente, elimini la soluzione e ripeta il procedimento con una nuova monodose.

Preparazione all‘autoiniezione

13. Se il pistone fosse ritornato nella sua posizione originale, lo prema nuovamente in avanti e lo mantenga in questa posizione. Per preparare l‘iniezione, giri il sistema siringa in modo tale che il flacone perforabile si trovi in alto e la sua chiusura sia diretta verso il basso. In questo modo, la soluzione può scendere nella siringa.

Tenga la siringa in posizione orizzontale. Ritragga lentamente il pistone al fine di riaspirare tutta la soluzione dal flacone nella siringa. Si accerti di riuscire a vedere bene l‘indicazione corrispondente a 1,0 ml sulla siringa.

Avvertenza: nel flaconcino deve rimanere un residuo della soluzione.

14. Giri il sistema siringa in modo tale che l‘ago sia rivolto verso l‘alto. In questo modo, eventuali bolle d‘aria saliranno verso la superficie della soluzione.

15. Per eliminare eventuali bolle d‘aria, dia dei leggeri colpetti sulla siringa e prema il pistone sull‘indicazione di 1 ml oppure sull‘indicazione corrispondente al volume che le è stato prescritto dal medico. Se, insieme alle bolle d‘aria, ritornasse anche troppa soluzione nel flacone con tappo perforabile, ritiri lievemente il pistone per riaspirare la soluzione nella siringa. Ripeta questa operazione finché tutta l‘aria non sia stata eliminata e nella siringa sia contenuto 1 ml di soluzione ricostituita.

Importante: per aspirare nuovamente la soluzione, riporti la siringa nella posizione orizzontale, in modo tale che il flacone con tappo perforabile si trovi in alto.

16. Nella fase successiva stacchi l‘applicazione azzurra unita al flacone con tappo perforabile dalla siringa. A questo scopo, la giri verso di sé e successivamente la stacchi dalla siringa. Tocchi l‘applicazione azzurra di plastica soltanto mentre la rimuove. A questo scopo, tenga la siringa in posizione orizzontale con il flacone con tappo perforabile sotto la siringa.

17. Con la rimozione del flacone con tappo perforabile e del suo adattatore dalla siringa viene garantito che durante l‘iniezione la soluzione uscirà attraverso l‘ago.

18. Adesso è pronto per l‘iniezione

Se per qualche motivo non può iniettare Betaferon immediatamente, la soluzione potrà essere conservata prima di essere usata fino a tre ore nella siringa al fresco. Non congeli la soluzione e la inietti al massimo entro tre ore. Se sono trascorse più di tre ore, elimini il medicamento e prepari una nuova iniezione. Nel caso in cui deve ritardare l‘iniezione, è consigliabile, prima dell‘iniezione, riscaldare la soluzione fredda tra le mani per evitare dolori.

19. Smaltisca il flacone con tappo perforabile e il residuo non utilizzato della soluzione insieme all‘ago inseritovi in un contenitore per rifiuti.

Preparazione della sede per l‘iniezione e iniezione della soluzione di Betaferon (1,0 ml) per via sottocutanea.

1. Deterga con un tampone imbevuto d‘alcool la sede per l‘iniezione e la lasci asciugare all‘aria. Elimini il tampone.

2. Prenda la siringa e rimuova il cappuccio di protezione. A questo scopo stacchi il cappuccio senza girarlo. Non tocchi l’ago.

3. Afferri cautamente tra pollice e indice la pelle circostante la sede d‘iniezione (per sollevarla un po’).

4. Appoggi il polso della mano con cui tiene la siringa sulla pelle accanto alla sede dell‘iniezione. Faccia penetrare l‘ago perpendicolarmente nella pelle, con un angolo di 90°, con un movimento rapido e deciso.

5. Inietti il medicamento con una pressione lenta e regolare (abbassando completamente il pistone finché la siringa non sia vuota).

6. Appoggi un tampone di cotone sulla sede dell‘iniezione. Estragga l‘ago dalla pelle.

7. Con un tampone di cotone asciutto o di garza massaggi la sede dell‘iniezione.

8. Riapplichi il cappuccio di protezione sull‘ago. Adesso la siringa e l‘ago vengono smaltiti (ago nel contenitore per rifiuti). Smaltisca le siringhe usate esclusivamente nell‘apposito contenitore per rifiuti.

Cambio della sede per l‘iniezione

Per ogni nuova iniezione è necessario cercare una nuova sede, poiché il cambio delle sedi per l‘iniezione dà tempo alla zona di ristabilirsi e contribuisce ad evitare infezioni. Conviene stabilire la sede dell‘iniezione prima di preparare la siringa.

Annoti dove e quando ha eseguito l‘ultima iniezione.

Se in un‘area compaiono lesioni, chieda al suo medico o al personale infermieristico se possono essere usate altre sedi.