Emorroidi: cosa fare
Dr. Pipetta
Farmacista Coop Vitality
Se la defecazione è seguita da prurito e bruciore, talvolta accompagnati da piccole macchie rosse sulla carta igienica, si tratta probabilmente di emorroidi ingrossate. Questo disturbo molto diffuso è spesso causato da cattive abitudini e fattori nutrizionali. Per cui non c’è niente di cui vergognarsi!
Le emorroidi sono strutture vascolari normalmente presenti nel canale rettale e giocano un ruolo importante nella regolazione della chiusura anale. In determinate situazioni possono ingrossarsi e causare problemi; in questo caso i medici parlano di malattia emorroidaria, ma nel linguaggio comune prevale l’uso del semplice termine di emorroidi. Le emorroidi possono ingrossarsi in seguito a forti pressioni nella defecazione. Un’altra causa è la presenza di feci dure, spesso legate a un’alimentazione errata. In una prima fase le emorroidi ingrossate possono essere tenute sotto controllo tramite un cambiamento del comportamento di defecazione, un’alimentazione ricca di fibre, un aumento dell’esercizio fisico e l’utilizzo di alcuni medicinali. Negli stadi più avanzati l’intervento chirurgico potrebbe essere inevitabile.
Possibili complicanze
Le emorroidi possono causare irritazioni dolorose dovute alla perdita di secrezioni intestinali nella regione anale. La paura del dolore e del sanguinamento può portare a una scarsa igiene intima con la conseguente comparsa di ulcere e ascessi. Nei casi più gravi può sopraggiungere l’incontinenza fecale. In alternativa, il prolasso viene compresso dallo sfintere causando forti dolori e favorendo la comparsa di trombosi. Infine, le frequenti perdite di sangue possono causare anemia e carenza di ferro.
I sintomi
Le emorroidi sintomatiche vengono classificate in quattro categorie che possono causare crescenti problemi.
- Grado Ii plessi emorroidari non presentano prolasso e non sono quindi riconoscibili alla vista o al tatto. Non provocano dolore, ma solo lieve prurito e/o piccoli sanguinamenti rosso chiaro a intervalli irregolari.
- Grado IIi plessi emorroidari tendono a prolassare durante la defecazione e/o forti pressioni al canale anale, ma si riducono e rientrano spontaneamente. Talvolta sono riconoscibili al tatto come piccoli noduli. Questo stadio è caratterizzato dalla presenza di essudato, una perdita di secrezioni intestinali dovuta al fatto che lo sfintere non riesce più a chiudersi adeguatamente, con conseguente prurito, dolore e sanguinamento.
- Grado III:i noduli emorroidari prolassano durante la defecazione o gli sforzi e non rientrano più spontaneamente; è necessaria la riduzione manuale. Possono verificarsi piccole perdite di materiale fecale, essudato, prurito, dolore intenso, sanguinamento frequente e talvolta abbondante, la sensazione di un corpo estraneo a livello dell’ano e tenesmo, ovvero la sensazione di evacuazione incompleta.
- Grado VI: i noduli emorroidari non possono più essere ridotti manualmente, causano un essudato abbondante, forte prurito, dolore intenso, perdita di materiale fecale fino all’incontinenza, tenesmo e sensazione di corpo estraneo quasi costanti, sanguinamento frequente e abbondante.
Trattamenti per le emorroidi
- Eliminazione dei fattori di rischio: non forzare la defecazione, bere a sufficienza, mangiare cibi ricchi di fibre e non troppo piccanti, perdere peso.
- Lassativi blandi: ammorbidiscono le feci riducendo il fastidio e lo sforzo nella defecazione, considerato un fattore di rischio.
- Utilizzo di salviette igieniche umidificate: migliorano la rimozione di residui fecali. Attenzione: le salviette umidificate disponibili in commercio possono contenere allergeni che irritano ulteriormente la regione anale. Si consiglia di utilizzare salviette igieniche specifiche per il trattamento delle emorroidi.
- Medicinali con effetto di stabilizzazione sul connettivo perivasale: possono avere un effetto positivo.
- Anestetici locali: alleviano il dolore e il prurito.
- Sostanze tanniche: contribuiscono alla contrazione vascolare.
- Antinfiammatori: per esempio il cortisone, talvolta necessitano di prescrizione medica.
- Analgesici: per esempio l’ibuprofene.
- Trattamento delle eventuali patologie alla base: per esempio l’insufficienza cardiaca.
- Interventi chirurgici
Nei seguenti casi consultare un medico
A partire dal grado III si raccomanda caldamente di consultare un medico. Tuttavia, esistono anche altri quadri clinici gravi caratterizzati da sintomi simili a quelli delle emorroidi. Per questo motivo in caso di dolore e sanguinamento ripetuti si consiglia di rivolgersi a un medico.
Quando e a quali trattamenti è possibile ricorrere e quando è consigliabile rivolgersi a un medico? Siamo lieti di fornirle un’approfondita consulenza - con la massima discrezione in una stanza separata - in una farmacia Coop Vitality nelle sue vicinanze.
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